Nei giorni scorsi, abbiamo assistito alla carica dei disperati a Rosarno, con prese di posizione fortemente incompatibili.
Personalmente vedo qualcosa di più inquietante di cui si evita di parlare; mi spiego:
se un barista non fa lo scontrino per un caffè.......... …............................è una frode
se un azienda raccoglie i pomodori con personale irregolare.................. è una frode
se un imprenditore costruisce case non rispettando le leggi sulla sicurezza o di licenza o peggio con personale in nero.........................................................................è una frode
se si sfrutta lavoro minorile.......................................................................è un reato
…..........................................................................
ma perché ci si deve mettere in regola,visto che i rischi tra ricorsi e condoni ed altro sono praticamente inesistenti?
Se, accertato del personale irregolare in un'azienda la stessa fosse posta all'asta il giorno dopo,forse ci si renderebbe conto che vivere in uno stato liberale non significa che tutto è permesso, e certe cose non si devono assolutamente fare e se qualcuno le fa ne paghi le giuste conseguenze.
Ho motivo di ritenere che dopo un inevitabile periodo di transizione ci troveremmo con uno stato più presente, civile ed anche più ricco, ma tutto ciò è un'altra cosa …..................... meglio avere operai in schiavitù, impresari senza scrupoli e corrotti.
Non vi sembra di vivere in un non stato, un Farwest dell'illegalità?
O come disse un nostro illustre concittadino viviamo “nel paese delle banane”?
Cosa lasciamo ai nostri figli?
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